Intervista al Coach Galazzo
1. Allora coach che idea si è fatto della squadra?
La squadra è costituita da un gruppo di ragazzi seri e motivarti, vogliosi di giocare questo torneo e desiderosi di far vedere che sanno giocare a pallacanestro. Il gruppo è coeso ed omogeneo seppur un po’ carente dal punto di vista della “stazza fisica”.
2. Quest’anno l’asticella si è alzata; pensa che i ragazzi riusciranno a far fronte alla sfida?
Non conosco il livello attuale di ogni istituto ancora in gara, ma credo che possiamo essere in grado di giocarcela con tutti, pur non avendo un bacino d’utenza tra cui selezionare gli atleti vasto quanto quello di altri istituti del territorio.
3. Visto il grande successo che la Reyer School Cup sta avendo che valori, aspetti positivi pensa siano messi in risalto?
Credo che una bella competizione come questa abbia innumerevoli aspetti positivi:
-Il gusto di una sfida vera, aperta e leale contro avversari ed amici con cui si condivide la passione per uno sport bellissimo come la pallacanestro;
-Il rispetto delle regole dell’arbitro, degli avversari e l’accettazione di eventuali insuccessi;
-Il senso di appartenenza alla squadra della propria scuola e l’orgoglio e la fierezza di poterla rappresentare in una manifestazione sportiva importante.
4. Come allenatore della squadra si ispira a qualcuno per le idee di gioco ed il modo di fare allenamento?
Mi sono ispirato e ho preso spunti da parecchi allenatori, che ho avuto la possibilità di conoscere o meno; tuttavia penso la cosa più importante siano il buonsenso e la duttilità nel proporre alla quadra principi e idee che siano condivisi e soprattutto commisurati alle caratteristiche tecniche dei singoli atleti.
Robert George Mailat