Reyer School Cup 2018 – Si aprono le danze
Fine Gennaio – alle 5 fuori è già buio, ma ciò non fa altro che favorire sonnolenti pomeriggi per gli studenti che, in genere al riparo da grossi impegni scolastici (purtroppo solo momentaneamente) possono rilassarsi per qualche settimana.
Uno però è l’appuntamento, che alla sua quinta edizione si potrebbe ormai chiamare tradizione, in grado di ridestare tutti dal torpore invernale: la Reyer School Cup.
Torneo che coinvolge scuole da tutto il Veneto, l’iniziativa è stata sin dal primo anno in grado non solo di dare la possibilità a giovani cestisti di competere in un clima di sportività e fratellanza, ma anche (e soprattutto) di riunire tutti gli studenti, atleti e non, con un senso di appartenenza e d’identità mai visto in precedenza.
Non c’è da sorprendersi quindi se anche oggi, a quasi tre anni dal fischio d’inizio che segnò l’esordio del Bruno-Franchetti nel torneo, la passione, la partecipazione (anche con il pensiero alle classi che sono dovute rimanere a lezione) ed il sincero affetto per la squadra si sono dimostrati più forti che mai; proprio grazie a questo sostegno (anche di vecchie “star” che, seppur fuori dal campo, sono state vicine ai nuovi arrivati) i nostri ragazzi sono riusciti ancora una volta a qualificarsi alla fase successiva di quella che, comunque vada a finire, siamo certi sarà una grande avventura.
Ma è giunto il momento di lasciare spazio alle pagelle tecniche di un esperto d’eccezione, che ha viaggiato oltre 200 km per essere con noi oggi – un po’ più lombarda la parlata, ma nel cuore è sempre il nostro “cecchino”: Daniele Ciaramella
Laurenti Elias, voto 7,5: sfrontatezza e personalità da vendere, nonostante i soli 15 anni sempre pronto ad aiutare la squadra in qualsiasi situazione.
Brancalion Francesco, voto 7: minuti di sostanza quelli in campo per l’esterno liceale, soprattutto in fase difensiva.
Bettiol Giovanni, voto 8: play ragionatore che gestisce in maniera molto intelligente la squadra nell’arco delle tre partite, aggiungendo una grande presenza difensiva.
Gaudio Sebastiano, voto 8,5: alla sua prima apparizione nella competizione dimostra personalità, grinta e faccia tosta soprattutto in attacco dove si dimostra fondamentale dal punto di vista realizzativo.
Barbiero Teodros, voto 7,5: solita grande aggressività difensiva, nonché forte presenza dal punto di vista atletico soprattutto a rimbalzo e sulle palle vaganti.
Sparagna Andrea, voto 7,5: anche per lui grande presenza difensiva, oltre a buoni movimenti in attacco negli schemi di coach Galazzo con canestri importanti nelle fasi concitate del match.
Porzionato Francesco, voto 7,5: per lui un continuo alternarsi con Bettiol in cabina di regia, dimostrando fin da subito sicurezza e gestione del gioco alternando fasi in cui “spingere” e fasi in cui giocare con più intelligenza e calma.
Pagani Luca, voto 7: nei minuti in campo, dimostra altruismo e mentalità molte volte rifiutando tiri aperti per giocare più intelligentemente con la squadra.
Mantovani Francesco, voto 8: dimostra l’esperienza accumulata in questi tre anni nella competizione aiutando la squadra su entrambi i lati del campo, adattandosi anche a più ruoli.
Tagliapietra Matteo, voto 8: non le migliori prove dal punto di vista realizzativo ma, essendo l’unico lungo a disposizione di coach Galazzo, gioca tre grandi partite di sacrificio lottando sotto canestro su ogni palla e dando un importante contributo per la leadership del gruppo.
Marinelli Nicola, voto 7: sfrutta al massimo i minuti concessi dal coach per dare sostegno alla squadra su entrambi i lati del campo.
Camporese Luca, voto 7,5: anche lui nonostante la giovane età, sfrutta le due precedenti edizioni per farsi trovare pronto con faccia tosta e grande determinazione per aiutare la squadra in qualsiasi modo.
Reginato Mariano, voto 7,5: la devozione e il rispetto che ha per la maglia del suo liceo gli fa prendere coscienza dell’importante ruolo emotivo che ha all’interno della squadra, trasformando tutta la sua carica positiva in energia visibile durante tutte le partite, sia in campo che fuori.
Ettore Ausilio